V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
notker |
Inserito il - 31/01/2007 : 14:39:16 gentile forum, la questione che pongo alla vostra attenzione è abbastanza complicata (almeno per me). vi ringrazio anticipatamente per la vostra pazienza e spero di ricevere da voi consigli utili.
alcuni mesi fa ho deciso di acquistare un appartamento nello stesso palazzo nel quale oggi vivo. la compravendita era gestita da un'agenzia immobiliare. l'agente immobiliare mi ha fatto visionare l'appartamento, affermando che era stato "ristrutturato" da poco (con parziali cambiamenti alla suddivisione interna ma senza aumento di volumetria) e che erano stati rifatti sia il bagno che parte dei pavimenti. mancavano tutti gli infissi interni, tranne uno, e l'agente affermava che, durante i lavori, essi erano stati riposti nel locale sottotetto e là erano rimasti. credendo alla buona fede del mediatore non ho verificato la cosa. ho sottoscritto quindi una proposta che è stata accettata dal venditore; contestualmente ho staccato due assegni, uno al venditore come caparra e uno al mediatore come provvigione. da tener presente che sulla proposta (un foglio prestampato) il mediatore ha omesso di compilare i campi relativi alla sua provvigione; ha comunque emesso regolare fattura. dopo alcuni giorni, PER PURO CASO, mia moglie s'intrattiene in conversazione con una nostra vicina, il cui appartamento è quello corrispondente in colonna con l'appartamento in trattativa. la signora riferisce di una copiosa perdita d'acqua che ha arrecato danni sia al suo appartamento che a quello confinante, tanto da richiedere lavori di ripristino. per avere conferma chiamo l'amministratore del condominio che mi conferma tutto e mi riferisce di una corrispondenza scritta tra lui e il proprietario. contattato il mediatore, afferma di non saperne nulla. nel frattempo mi faccio consegnare le chiavi dell'appartamento e porto un mio idraulico di fiducia sul posto che non solo mi conferma il vizio all'impianto idrico-sanitario ma afferma che l'impianto del gas non è in regola con le normative di sicurezza. sulla proposta d'acquisto, però, il venditore e il mediatore hanno sottoscritto che gli impianti erano "in conformità di legge". il venditore, successivamente, si convince del difetto e, a sue spese, fa riparare la perdita. per l'impianto del gas, invece, non vuole saperne niente perchè, dice, tutto il palazzo non è a norma. inoltre, afferma di non aver accatastato l'immobile con le variazioni apportate. in quel frangente mi fornisce parte della documentazione che occorre al notaio per predisporre il compromesso preliminare. a questo punto ho chiesto al mediatore di visionare il sottotetto e, come volevasi dimostrare, delle porte non v'è traccia, a parte una in pessimo stato di conservazione. a questo punto ho inviato una prima raccomandata, chiedendo una serie di documenti occorrenti per la stipula del mutuo (tra cui la DIA dei lavori di ristrutturazione e le certificazioni degli impianti). inviata al venditore e al mediatore NON HA AVUTO RISPOSTA. dopo qualche settimana invio un'altra raccomandata per chiedere una proroga alla data del compromesso preliminare, in attesa di ricevere la documentazione richiesta che, ovviamente, richiedo nuovamente. NON RICEVE RISPOSTA. a questo punto, completamente scoraggiato e privo della minima fiducia in queste persone, senza sapere se le porte ci sono o meno, senza sapere se i lavori fatti sono stati denunciati o meno, senza sapere se gli impianti rifatti sono a norma o meno, decido di inviare una raccomandata per interrompere ogni rapporto e chiedere la restituzione delle somme versate.
secondo voi ho fatto bene? ho veramente diritto alla restituzione delle somme versate? è possibile che il venditore o il mediatore mi chiedano i danni per la volontaria interruzione della compravendita? (tenete presente che sul prestampato non ci sono clausole in merito)
GRAZIE a tutti coloro che mi vorranno rispondere. |
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