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Francesca
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Inserito il - 24/03/2006 : 18:09:54
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Dopo aver fatto il compromesso ho fatto un rilievo nella mia nuova casa e ho scoperto che la pianta che mi aveva dato l'agenzia (a cui allegava la postilla di verificare le misure in loco) era stata volutamente falsata, nel senso che è tutta perfettamente uguale tranne un lato della casa che è stato allungato di 70 cm per ben 8,30 mt, totale, quasi 9mq (una stanza singola per legge). Scopro inoltre, che le finestre erano state disegnate larghe 1,50 m ma in realtà sono da 1,00 m. Infatti non soddisfano l' 1/8 della superficie finestra/pavimento. questo è successo perchè nella precedente ristrutturazione era stato demolito il muro dell'ingresso e creato un ambiente unico. Tra l'altro il catastale non è ancora stato aggiornato rispetto a questa ristrutturazione (fatta senza D.I.A. da quello che si deduce) e i proprietari si sono impegnati a farlo. il problema sarà quando dovrò ristrutturarlo io, perchè sarò costretta a innalzare di nuovo quel vecchio muro, per avere l'agibilità. Ma non è questo il taglio di alloggio che io volevo, oltre che più piccolo di 9mq!! Cosa posso fare a questo punto? come posso rientrare nei 23.000€ che ho dato iai proprietari e ai 4.000€ dati all'agenzia? Grazie
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amministratore
Amministratore
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Inserito il - 24/03/2006 : 19:03:51
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Prima di sottoscrivere il compromesso ha avuto modo di visitare l'immobile? |
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Francesca
Nuovo Utente
2 Messaggi |
Inserito il - 27/03/2006 : 10:01:47
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sì, ma per capire la differenza nelle dimensioni mi ci è voluto l'architetto. d'altro canto loro hanno sempre fornito disegni fuori scala. In ogni caso a questo punto il problema si concentra sul fatto che non c'è l'abitabilità, mentre i proprietari nel compromesso hanno dichiarato e firmato il contrario. |
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amministratore
Amministratore
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Inserito il - 28/03/2006 : 23:49:24
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Allora, cerchiamo di procedere con ordine: 1) non capisco perchè affermare che la pianta "è stata volutamente falsata". Per poter effettuare simili affermazioni (peralto molto gravi) dovrebbe avere la possibilità di dimostrare che l'agenzia ha coscientemente "falsato" la planimetria. La circstanza non mi sembra facile da provare; inoltre occorre valutare alcune circostanze che, certamente non sono a suo favore: a) se ha avuto modo di visitare l'immobile, non vedo proprio come la planimetria possa essere utile se non per fornire un'idea di massima sullo stato dei luoghi; b) se l'agenzia ha indicato nella planimetria che le misure andavano verificate, non vedo come possa effettuare simili affermazioni c) nel migliore dei casi occorre valutare la planimetria (vedere se è in scala o meno, se trattasi di disegno tecnico o di uno schizzo ecc, ecc,).
Scopro inoltre, che le finestre erano state disegnate larghe 1,50 m ma in realtà sono da 1,00 m. Infatti non soddisfano l' 1/8 della superficie finestra/pavimento. -- Anche in questo caso non vedo come la cosa possa influire sull'acquisto che h avto modo di visionare l'immobile.
Tra l'altro il catastale non è ancora stato aggiornato rispetto a questa ristrutturazione (fatta senza D.I.A. da quello che si deduce) e i proprietari si sono impegnati a farlo. --l'unico problema potrebbe essere il titolo abilitativo dei lavori e l'eventuale discordanza catastale. In proposito, peraltro, occorrono i dovuti accertamenti per valutare la situazione.
Se per scoprire le differenze è stato necessario l'intervento di un tecnico, vuol dire che esse erano irrilevanti, d'altro canto qualcuno le ha impedito di visitare l'immobile con un tecnico di sua fiducia? Penso proprio di no.
Rimane il problema dell'abitabilità. Può dirmi cosa intende?
A presto. |
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