Vorrei avere una consulenza riguardo un immobile costruito nel 1957 con regolare licenza edilizia. Per presentare in data odierna una pratica per cambiamneto di destinazione d'uso mi è stato richiesto dall'ufficio edilizia il precedente edilizio dell'immobile. Da questo precedente (licenza del 1957) si evincono alcune difformità come cambiamento di alcune finestre e tramezzi interni. Il comune mi chiede di sanare con multa difformità non commesse da me e risalenti a più di 50 anni fa. Sono sicura che le variazioni sono state apportate in corso d'opera perchè l'accatastamento dell'immobile del 1961 è rispondente alla situazione attuale della casa. Posso appellarmi a qualcosa per evitare la sanzione. Magari il regolamento edilizio di allora non prevedeva la richiesta di licenza edilizia per piccole variazioni sul progetto originario?
La sanzione ammonta tra i 600 e i 1000 euro. Il problema non è la sanzione che comunque alla fine pagherò....ma proprio la questione di principio. All'epoca secondo me non andavano tanto per il sottile. Il progetto presentato ed approvato nel 1957 sembra quasi un disegno artistico e non tecnico. Il doversi rivalere su dei disegni quando al catasto (1961) la casa è come quella esistente mi sembra veramente solo un modo del comune di fare soldi!!!!
Andare tanto per il sottile non conviene a nessuno, anche perchè la sanzione è modesta ed il costo della lite sarebbe certamente maggiore.
Se non sbaglio all'epoca dei fatti esisteva la licenza edilizia e l'IGE.
Peraltro, in seguito, c'è stato l'obbligo di adeguare - e denunciare al catasto - la reale situazione dell'immobile.
Intraprendere un braccio di ferro con l'amministrazione per poche centinaia di euro non ha senso; anchei principi valgono a poco se, alla fine, per poterli sostenere occorre sborsare una valanga di euro e perdere tempo inutilmente.
Paga la sanzione e porta a termine la pratica!
Piuttosto, conviene prestare attenzione ad altri elementi. Cambiando la destinazione d'uso? Ssicuro che l'operazione sia legittima e senza costi?