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Calcestruzzo
Conglomerato costituito di materiali inerti (sabbia, ghiaia, scaglie di laterizio) uniti ad un legante idraulico (calce, cemento) e ad acqua.
Esistono diverse tipologie di calcestruzzo (grassi, magri, leggeri, ecc.) che variano tra loro in funzione delle diverse percentuali con cui i vari elementi si combinano tra loro.
Il calcestruzzo armato (comunemente detto cemento armato), invece, è caratterizzato da una armatura in tondini di ferro di vario diametro e viene normalmente utilizzato per realizzare i vari elementi che compongono la struttura in cemento armato di un edificio (fondazioni, pilastri, travi, solai).
In questo caso l′opera viene realizzata tramite il c.d. "getto" del calcestruzzo in appositi involucri (cassefome o casseri) in legno o metallo, che vengono rimossi a presa avvenuta. Per favorire il distacco delle casseforme, queste vengono preliminarmente trattate con un disarmante.
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Campata
Distanza lineare compresa tra gli assi verticali di sue sostegni successivi. Quando essi siano colonne, si parla di intercolumnio. La luce, invece, corrisponde all′ampiezza del vano tra i due sostegni.
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Canale
Trattasi di un incavo con valore ornamentale o funzionale (es.: il gocciolatoio, canale che facilita lo scolo delle acque).
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Capacità insediativa
Quantità teorica di popolazione insediabile in un territorio.
La capacità insediativa viene stabilita dagli strumenti urbanistici prendendo a riferimento il rapporto esistente tra la cubatura realizzabile ed il numero di abitati insediati. Si tratta, quindi, di misurare i metri cubi pro-capite.
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Capriata
Struttura portante, in legno o metallo, impiegata per la costruzione dei tetti a falde inclinate. È una trave reticolare piana, costituita da elementi collegati in modo da renderla indeformabile.
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Carta
Rappresentazione grafica convenzionale del territorio.
In urbanistica, di norma, vengono utilizzate scale da 1:100.000 a 1:25.000 per la pianificazione territoriale; da 1:10.000 a 1:500 per la pianificazione urbane ed esecutiva.
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Cartografia
Insieme dei rilievi grafici convenzionali di uno spazio.
La cartografia può avere ad oggetto una rilevazione altimetrica del territorio ovvero la distribuzione dei servizi a rete, la vegetazione, le infrastrutture, gli usi del suolo, gli elementi geologici, o temi analitici (popolazione, attività ecc.).
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Casa
Organismo edilizio a destinazione prevalentemente abitativa, classificabile:
- secondo tipologie di natura formale-funzionale (a ballatoio, a schiera, in linea, unifamiliare, a torre, abbinata, a patio, plurifamiliare ecc.);
- secondo il numero dei vani (monovano, bivano ecc);
- in funzione del luogo di costruzione (appartamento, casa rurale, ecc.);
- o per specifiche funzioni (casa fortificata, per vacanze, ecc.).
In urbanistica il termine è usato solo se unito ad una tipologia, o in senso figurato (politica della casa, diritto alla casa).
L′Agenzia del Territorio procede, invece, ad una classificazione in funzione dell′uso Categorie catastali
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Catasto
Il catasto non è altro che l′inventario dei beni immobili di uno Stato ed assolve principalmente una funzione fiscale in quanto permette di determinare i redditi imponibili.
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Categoria catastale
Le categorie catastali sono state introdotte nel nostro Ordinamento nel 1939, a seguito della nascita del Nuovo Catasto Edilizio Urbano (N.C.E.U.) e costituiscono l′indice di riferimento per la classificazione e la determinazione delle rendite dei beni immobili.
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Cavedio
Cortile chiuso su tutti i lati all′interno di una struttura edilizia, attraverso il quale ambienti secondari e/o di servizio dell′edificio ricevono aria e luce.
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Cemento
Materiale da costruzione pulverulento, della famiglia dei leganti idraulici, che reagendo e combinandosi con l′acqua fornisce un impasto capace di tenere insieme elementi solidi inerti.
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Centro abitato
Aggregato edilizio con caratteristiche urbane, dotato di opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
L′ISTAT definisce il centro abitato come un "aggregato di case continue o vicine con interposte strade, piazze e simili ... ove sogliono concorrere gli abitanti dei luoghi vicini".
Il Centro abitato potrebbe, quindi, essere definito come un agglomerato, uno spazio edificato o elemento funzionale di varie dimensioni, perimetrabile e distinguibile, in grado di esercitare attrazione nei confronti di un insediamento più ampio.
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Centro commerciale
Edificio o complesso di edifici organizzati funzionalmente per la vendita di beni di consumo sotto forma di prodotti e servizi. Bottega, Grandi magazzini, Ipermercato, Negozio, Supermercato.
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Centro polivalente
Edificio o complesso di edifici a destinazione terziaria di tipo misto, generalmente ospitante una pluralità di servizi fruibili da un quartiere o da un′intera città.
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Centro storico
Parte originaria dell′abitato cittadino, caratterizzata da valori architettonici, sociali, storici e artistici di insieme, a volte dotato di elementi monumentali di particolare rilievo.
Si sottolinea che gran parte del territorio costruito italiano è costituito da centri storici di particolare rilevanza sotto l′aspetto storico ed architettonico, spesso caratterizzati dalla presenza di mura perimetrali realizzate a scopo difensivo.
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Ceramica
Impasto di argilla e altre sostanze con acqua, essiccato e cotto. Possono essere refrattarie (grès ordinari e mattoni per forni) o non refrattarie, a pasta compatta e invetriata (grès fini e porcellanati o porosa (faenze, maioliche, terracotte o laterizi). Generalmente utilizzata in Europa si in edilizia (laterizi) che nella decorazione di pavimenti e pareti.
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Cessione
La cessione potrebbe essere ipotizzabile almeno in due casi.
In materia di esproprio rappresenta l′atto con cui i privati, proprietari di immobili passibili di procedura ablativa, cedono bonariamente la proprietà alla pubblica amministrazione.
In campo urbanistico la cessione è configurabile all′interno di una convenzione di lottizzazione con il Comune. In questo caso il privato cede all′amministrazione le aree necessarie per la realizzazione degli standar urbanistici e/o per la realizzazione delle opere di urbanizzazione.
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Chiosco
In origine il termine stava ad indicare una piccola costruzione impiegata nei giardini, detta anche gazebo, o come padiglione per musica. Oggi il termine indica una piccola rivendita.
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CIL (Comunicazione di Inizio Lavori)
Procedura semplificata introdotta dall′art. 6 DPR 380/2001, come sostituito dal
D.L. 40/2010 convertito in legge 73/2010.
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Città
Insediamento fisico-sociale complesso e permanente, caratterizzato da processi di concentrazione delle attività, di divisione del lavoro, separazione dalla campagna. Le sue caratteristiche generali sono la densità edilizia e demografica rispetto al territorio circostante nonché l′articolazione e specializzazione delle funzioni insediate.
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Città metropolitana
La Città metropolitana era un Ente Locale istituito dalla
Legge 8 giugno 1990 n. 142, poi abrogata dall′art. 274 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267 (il c.d. T.U. enti locali).
Scopo della norma è quello di governare in maniera organica gli ambiti cittadini più complessi garantendo una ordinata pianificazione e gestione del territorio e dei servizi correlati.
Attualmente solo poche realtà hanno assunto la veste di "città metropolitana" e precisamente:
Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria.
Dal punto di vista amministrativo, una città metropolitana comprende il territorio di una grande città nonché un certo numero di "comuni satelliti" ad essa strettamente legati dal punto di vista economico, sociale, culturale e territoriale.
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Classe
In ambito catastale la "classe" esprime la produttività di un suolo ovvero di un immobile.
Le classi sono 5; l′indicatore numerico utilizzato cresce in funzione della redditività per cui la prima classe esprime la migliore produttività mentre la quinta indica la peggiore.
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Colonna
Elemento verticale, quasi sempre a sezione circolare, talvolta in legno, ma più spesso in pietra o laterizio.
Può essere isolata, a scopo celebrativo o commemorativo o impiegata come sostegno, unica o più spesso in serie ordinate (colonnato).
Spesso impiegata con apparente o esplicita funzione decorativa, anche congiuntamente al pilastro.
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Comparto edificatorio
Area inserita all′interno di un piano di dettaglio allo scopo di aggregare una serie di unità catastali allo scopo di conseguire un più ampio dimensionamento delle aree che renda possibile la trasformazione del territorio secondo un indirizzo organico.
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Completamento (zona di)
Zona urbanistica già satura ma suscettibile di ulteriore edificazione anche se limitta dal punto di vista quantitativo.
Normalmente è riscontrabile all′interno di aree centrali già interamente urbanizzate ovvero all′interno di comparti di immediata espansione.
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Comprensorio
Ambito territoriale comprendente più Comuni coincidente, dal punto di vista amministrativo, con una circoscrizione.
Viene individuato per procedere - all′interno di un territorio più ampio rispetto a quello comunale - alla pianificazione urbanistica, alla gestione di attrezzature e servizi nonché per la programmazione socioeconomica al fine di garantire uno sviluppo organico dell′area interessata.
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Comunità montana
Ente territoriale costituito da più comuni montani, definito dalla legge 3 dicembre 1971, n. 1102, riconosciuto come Ente locale dalla Legge 8 giugno 1990 n. 142 recante "Ordinamento delle autonomie locali" poi abrogata dal DLgs 18/8/2000 n. 267.
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Concessione edilizia
Titolo edificatorio rilasciato dall′amministrazione comunale che abilita l′esecuzione delle opere.
Ha trovato la propria operatività tra il 1977 e il 2001, anno in cui è stato sostituito dal Permesso di Costruire o dalla D.I.A. DPR n. 380/2001
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Concio
Blocco di pietra da taglio naturale, regolarizzato su tutti i lati prima della posa in opera, che avviene per corsi regolari.
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Consistenza catastale
Individua la dimensione dell′unità immobiliare e viene indicata in base alla categoria di appartenenza.
La "categoria A" viene espressa in vani;
la "categoria "B" esprime la superficie dell′immobile in metricubi;
la "categoria C" esprime la superficie in metriquadrati;
per le "categorie D ed E" non si indica alcuna consistenza.
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Consolidamento
Intervento finalizzato ad incrementare la resistenza di un singolo elemento architettonico o di un intero edificio. Nel caso il termine sia riferito ai terreni indica un intervento finalizzato ad aumentarne la stabilità.
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Consorzio
In termine consorzio è stato coniato in ambito privatistico per indicare una forma di collaborazione tra società. Successivamente ha trovato applicazione in altri contesti.
In materia urbanistica, recentemente, è sorto l′uso di utilizzare il consorzio per la realizzazione delle opere di urbanizzazione all′interno di un piano di lottizzazione.
Si parla anche di Consorzio tra Comuni quando più amministrazioni decidono di gestire in forma unitaria alcuni servizi.
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Contrafforte
Pilone posto trasversalmente in modo da contrapporsi alle spinte orizzontali, scaricandole al suolo.
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Contributo di concessione
si tratta di una somma in danaro versata all′amministrazione come compenso per l′otteniemnto del permesso ad edificare. Secondo alcune interpretazioni, si trattarebbe di una vera e prorpia imposta da versare all′amministrazione. Secondo altre interpretazioni, invece, si tratterebbe di una somma da versare al Comune quale corrispettivo di alcuni servizi quali, per esempio, la realizzazione delle opere infrastrutturali di supporto all′opera che viene realizzata.
Il contributo di concessione si scompone in:
- oneri di urbanizzazione;
- costi di costruzione;
- quota ecologica, applicabile nel caso venga realizzato un insediamento produttivo, in tale ipotesi le somme versate dovrebbero costituire il corrispettivo per le operazioni di smaltimento dei rifiuti;
- quota ambientale, relativa alla realizzazione di opere di risistemazione di luoghi alterati da insediamento di attività produttive.
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Conurbazione
Indica il fenomeno con cui vari centri urbani tra loro confinanti, a seguito della loro espansione nel tempo, finiscono per fondersi tra loro dando vita ad un unicum continuo. Il fenomeno è simile alla agglomerazione, ma se ne distingue per l′assenza di un centro ordinatore principale.
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Convenzione
Si tratta di un vero e proprio contratto, in genere tra l′amministrazione ed i privati, i cui contenuti possono variare in relazione alle necessità contingenti.
Il caso più comune è rappresentato dalla convenzione di lottizzazione. In virtù di tale contratto viene regolamentata la realizzazione di un′opera, dei relativi servizi ed infrastrutture. Spesso la convenzione contiene anche la cessione gratuita, nei confronti del Comune, delle aree necessarie a realizzare le infrastrutture.
La materia è disciplinata dalla Legge 6 agosto 1967, n. 765.
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Copertura
Parte dell′edificio che delimita lo spazio interno verso l′alto, allo scopo di proteggerlo dagli agenti atmosferici, costituita da una struttura portante e da un manto di copertura atto ad esercitare anche una funzione coibente.
In relazione al materiale impiegato per realizzare la struttura o il manto superficiale, si avrà coperture a terrazza, a tetto, a cupola, a shed.
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Cornice
Modanatura che abbia la funzione di delimitare una struttura architettonica o di inquadrare una superficie.
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Corpo di fabbrica
Porzione di edificio, completa di tutti gli elementi costruttivi (dalle fondazioni alla copertura) che vuoi per le proprie caratteristiche architettoniche vuoi per i propri caratteri distributivi, può essere considerato a sé stante.
Il corpo di fabbrica può essere semplice, doppio o triplo, variando da una a tre le file di vani abitabili opportunamente illuminati e aerati delimitati dai muri perimetrali.
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Cortile
Spazio scoperto compreso in tutto o in parte tra i corpi di fabbrica di un edificio. Assolve alla funzione principale di dare aria luce all′edificio stesso, ma può essere anche elemento di rappresentanza. In alcuni casi può assumere una posizione centrale nella composizione del complesso edilizio.
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Cortina edilizia
Fronte costruito di un edificio o di un insieme di edifici disposto lungo un asse viario urbano o altro simile elemento di allineamento.
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Cubatura
Il concetto di "cubatura" è strettamente legato, se non coincidente, con quello di "volume". La cubatura, infatti, indica il volume dell′edificio che può indicare:
- il volume fuori terra: ovvero lo spazio fisico occupato dal quella parte del corpo di fabbrica che si estende al di fuori del fuori del suolo (ovvero al di sopra del piano campagna a quota "0");
- il volume entro terra: ovvero lo spazio fisico occupato da quella parte del corpo di fabbrica che si estende all′interno del sottosuolo (ovvero ai piani interrati).
Molti credono che l′urbanistica si interessi solo al volume fuori terra ai fini della determinazione della cubatura massima di progetto. Occorre sottolineare che la cubatura interrata non viene presa in considerazioni ai fini della determinazione della cubatura esprimibile ma rileva per altri aspetti quali, per esempio, l′incidenza degli oneri di urbanizzazione.
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