Convegno Confconsumatori sulle “Garanzie post-vendita”
Comunicato stampa
Successo per il seminario finalizzato a (in)formare i cittadini sui diritti e doveri del consumatore e del negoziante
Parma 12 febbraio 2010 – Si è tenuto questa mattina il seminario sulle “Garanzie post-vendita” organizzato dalla Confconsumatori e realizzato nell’ambito del progetto “Occhi Aperti!”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
L’incontro, che si è svolto nell’Auditorium di Banca Monte Parma, era finalizzato a fornire ai consumatori informazioni chiare e semplici per fare valere i propri diritti in materia di garanzie sui beni di consumo. Dopo il saluto del Sindaco Pietro Vignali e del Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, la Presidente della Confconsumatori Mara Colla ha aperto i lavori.
Francesca Scotti, docente del corso di “Tutela del consumatore e diritto dell’informazione” presso l’Università Iulm di Milano, e all’Avvocato Carmelo Calì, componente del direttivo nazionale di Confconsumatori, hanno tenuto una relazione introduttiva che e si è conclusa con un simpatico test proposto al pubblico in sala per verificare la diffusione di quei comportamenti scorretti che un consumatore attento e informato dovrebbe evitare.
Il seminario è proseguito con una tavola rotonda, nel corso della quale Mauro Bussoni, vice direttore generale di Confesercenti, ha portato l’attenzione sul commerciante «che tante volte – ha dichiarato – non è a conoscenza del Codice del Consumo, anche se dovrebbe. Occorre fare di più – ha concluso Bussoni – per diffondere la conoscenza dei diritti del consumatore e degli strumenti che possono facilitare la loro applicazione, prima tra tutti la camera conciliativa».
Ha preso poi la parola Domenico Panarelli, autore delle guide sulle Garanzie post-vendita, distribuite ai presenti. Panarelli ha introdotto tre concetti chiave, fondamentali per il consumatore: il primo riguarda la “conformità del bene”: il prodotto che il negoziante vende non dev’essere solo funzionante ma anche conforme alle promesse pubblicitarie; il secondo concetto riguarda la “denuncia”: che dev’essere inoltrata alla sempre troppo poco conosciuta Autorità garante del settore, perché esercitare i propri diritti è anche un dovere del cittadino; terzo e ultimo concetto riguarda il ricorso a “strumenti alternativi”: spesso si può evitare di rivolgersi all’avvocato o di fare causa al venditore, utilizzando semplici strumenti (la raccomandata, la conciliazione, ecc…) spesso forniti dalle associazioni di tutela dei consumatori.
Guido Gabaldi, funzionario della Camera di Commercio di Milano ha illustrato il ruolo di “mediatrice” che spesso ricopre la Camera di Commercio. «Il nostro lavoro si articola in tre momenti: la redazione di contratti equilibrati; l’accertamento della vessatorietà delle clausole e, infine, la redazione di codici di autodisciplina i quali, costruiti “dal basso” e sottoscritti dai commercianti, consentono di prevenire i problemi evitando di perdere tempo e denaro nei tribunali». Pronta la replica dell’avvocato Calì che, pur condividendo con Gabaldi l’importanza dei codici di autodisciplina, ha sottolineato come siano ancora troppo pochi i negozianti che decidono di sottoscriverli.
In chiusura è intervenuto l’avvocato Massimiliano Valcada, esperto di diritto comunitario, il quale ha illustrato l’origine “tutta europea” del diritto a tutela del consumatore: «la normativa europea, per quanto criticata, sta alla base delle conquiste e dell’evoluzione delle norme a tutela dei consumatori. Riguardo questi temi –ha concluso Valcada - sarebbe bene stimolare e coltivare una conoscenza approfondita e scevra da preconcetti».
Numerose domande sono state rivolte ai relatori dal folto pubblico presente in sala, in particolare dagli studenti e dagli insegnanti delle scuole Itsos di Langhirano e Itis di San Secondo. É emersa, soprattutto, l’esigenza di diffondere una maggiore consapevolezza dei diritti del consumatore e delle attività delle associazioni nelle scuole che hanno partecipato al convegno. Tale esigenza è stata accolta con entusiasmo dalla Presidente Mara Colla e dai dirigenti presenti i quali hanno sottolineato che la missione dell’associazione è prima di tutto la formazione del cittadino/consumatore e hanno affermato che «iniziative come questa ci stanno a cuore perché è nostra intenzione seminare nella scuola per raccogliere nella società».