TrasportiIn difficoltà i trasporti locali. Le regioni al contrattacco
Fonte: Toscana Notizie
Tpl: battaglia per le risorse dal governo ed efficienza del sistema locale
Con la recente manovra di Tremonti, il Governo ha operato un taglio nei trasferimenti alla Regione Toscana che ha privato le politiche per la mobilità ed il trasporto pubblico locale di 200 milioni di euro, pari a circa il 40% dei 500 milioni di tagli totali ai trasferimenti regionali.
Dietro agli slogan molto popolari del “far tirare la cinghia” agli enti spreconi si nascondono tagli di tale entità che non vanno ad incidere sugli sprechi, ma, come nel caso dei trasporti, ricadono direttamente sui cittadini, deteriorando i servizi e minando il loro diritto alla mobilità. Si cala la scure sui trasporti invece di investire su treni nuovi, sul rinnovo del parco autobus, su una riprogettazione delle linee più aderente alle esigenze dei territori. Di fronte a questa emergenza la Regione Toscana si è fatta di recente capofila di un fronte comune che comprende alcune regione del centro nord, quali Liguria, Emilia Romagna, Umbria e Marche per denunciare lo stato di difficoltà in cui sono state messe le politiche sui trasporti.
Occorre immaginare e molto velocemente una riorganizzazione del servizio che possa in qualche modo contenere gli effetti devastanti della manovra. Questo scenario di totale emergenza ha costretto la Regione Toscana a decretare il blocco delle gare per il Tpl in corso ed in scadenza per tutto il 2010. Abbiamo già indicato agli enti locali alcune linee guida di un percorso prevede un riassetto di tutto il sistema di tpl.
E’ necessario puntare ad una razionalizzazione del servizio attraverso gare su bacini più ampi, valutando possibili risparmi e nuovi introiti. Servono aziende più grandi e competitive che possano compiere economie di scala e godere di efficientamenti. Per questo vanno definiti costi standard adeguati, in modo che un cambio di gomme di un bus, per fare un semplice esempio, non costi in modo diverso in una provincia piuttosto che in un’altra. Vanno riprogettate le reti e le corse, e pur salvaguardando il diritto alla mobilità di territori scarsamente abitati, non possiamo più permetterci corse vuote. Al tempo stesso, dobbiamo cercare di salvaguardare i livelli occupazionali del settore.
La sfida di una nuova progettazione tecnico/economica del Tpl, deve perseguire due obiettivi fondamentali: evitare che il taglio delle risorse si trasformi nel degrado generalizzato del servizio; e al tempo stesso cogliere tutte le possibilità di sinergie ed efficientamenti a livello di spesa pubblica aggregata e di spesa settoriale.