Decentramento catastale: l’Agenzia del Territorio procede alla mappatura delle delibere comunali
Comunicato stampa
Con il 3 ottobre si è conclusa la fase entro la quale i Comuni erano tenuti ad esprimere la propria opzione circa le modalità di esercizio delle funzioni catastali. Inizia ora l’esame delle opzioni. E’ certo che l’Agenzia del Territorio intende agevolare il processo di decentramento delle funzioni catastali ai Comuni rispettando tutte le norme e gli accordi che lo regolano, avendo come unico orientamento il miglioramento del servizio per il cittadino. In tal senso non esiste alcun «braccio di ferro» con i Comuni, come asserito da alcuni organi di stampa.
Il vertice dell’Agenzia del Territorio esprime fiducia che possano prevalere, lungo tutte le prossime fasi di questo processo, senso istituzionale ed equilibrio da parte delle diverse componenti coinvolte in questa importante innovazione di un servizio chiave, sia per i riflessi tributari che civilistici, dell’amministrazione finanziaria.
Pertanto, di fronte a tensioni che si stanno manifestando fra i lavoratori in alcuni uffici provinciali, che rischiano di esacerbarsi anche per dichiarazioni ingenerose di taluni esponenti delle autonomie locali, l’Agenzia del Territorio ritiene doveroso rammentare alcuni fatti, al fine di evitare letture parziali, da cui traggono alimento le tensioni e le dichiarazioni suddette, e per favorire la migliore collaborazione fra gli attori del processo di decentramento in corso.
Le norme e l’intelaiatura dei processi amministrativi si ritiene diano ampia garanzia ai dipendenti dell’Agenzia del territorio, tenuto anche conto dell’istituto del “distacco” teso a tutelare maggiormente il personale nei processi di assegnazione ai comuni e della previsione di ampie fasi di concertazione sindacale, pure introdotte dalla Finanziaria 2007.
Il decentramento delle funzioni catastali delinea un nuovo sistema fondato sull’integrazione, sulla sussidiarietà e sull’interscambio tra Stato e Comuni e che richiede un forte impegno di tutti i soggetti coinvolti. L’Agenzia del Territorio è il garante del mantenimento e del rafforzamento della unitarietà nazionale del sistema, dei livelli di qualità dei servizi erogati e dei processi di modernizzazione, mediante regole, indirizzi e controlli. L’Agenzia del territorio rimane impegnata nel completamento della costituzione dell’Anagrafe dei beni immobiliari, già in fase di avanzata sperimentazione, e cioè una banca dati integrata delle informazioni fra archivi catastali e di pubblicità immobiliare, unica via per conseguire un livello di “probatorietà” dei dati catastali.
Quest’ultimo obiettivo è oggi conseguibile, così come lo stesso processo di decentramento è oggi concretamente realizzabile, grazie all’impegno profuso dall’Agenzia del Territorio fin dalla sua nascita nel 2001 e grazie allo sforzo realizzato dai suoi dipendenti. Almeno tre sono infatti i principali risultati raggiunti in questi anni che hanno permesso di avviare questa nuova fase:
- eliminazione dell’arretrato documentale (oltre 14 milioni di “pezzi” trattati dal 2001 al 2004) e progressivo miglioramento della qualità dei dati, con riferimento alla loro coerenza con le situazioni di fatto, per la parte riconducibile al dominio dell’Agenzia;
- facilitazione dell’accesso alle banche dati attraverso l’uso intensivo dell’innovazione tecnologica (visure on line, contact center, trasmissione telematica degli atti di aggiornamento, sistema di interscambio, portale dei comuni);
- miglioramento della qualità dei servizi anche attraverso un costante e puntuale monitoraggio degli stessi (estensione a tutti gli uffici provinciali della carta della qualità dei servizi).
Convinti che l’Agenzia del territorio abbia dunque le carte in regola, dati i progressivi miglioramenti del servizio conseguiti in questi anni, per partecipare attivamente e a pieno titolo allo sviluppo del processo di decentramento, si ritiene che le scelte che debbono essere compiute lungo tale percorso debbano sempre mettere al primo posto la qualità del servizio reso ai cittadini, l’economicità della gestione, la capacità di rendere progressivamente migliore la qualità delle informazioni degli archivi catastali.
Roma, 5 ottobre 2007