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Banche, accesso al credito più difficile al Sud
Comunicato stampa Contribuenti.it del 21/02/09
21/02/2009 - Un’indagine condotta da Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani rileva che nel 2009 sono aumentate nel Mezzogiorno, del 56%, le difficoltà di accesso al credito da parte delle famiglie e delle piccole imprese.
Nel Sud, le banche rifiutano di erogare prestiti a 2 famiglie su 3, anche per piccoli importi, in particolar modo quando il prestito viene richiesto per pagare il fisco a rate.
Le difficoltà di accesso ai finanziamenti possono avere conseguenze gravi per tutta l’economia del Sud.
Secondo le stime di Contribuenti.it, nel 2009 sta dilagando la diffusione del fenomeno dell′usura a seguito della grave situazione di difficoltà economica in cui versano le famiglie e le piccole imprese.
“Nel mezzogiorno d’Italia sono a rischio d’usura 1.433.000 famiglie e 570.000 piccoli imprenditori - afferma Vittorio Carlomagno – presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani - Il debito medio delle famiglie meridionali ha raggiunto la cifra di 22.180 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 38.590 euro”.
“Al primo posto delle regioni meridionali esposte maggiormente all’ usura – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani – troviamo la Sicilia, seguita dalla Campania, Calabria, Puglia, Basilicata e Molise”.
Contribuenti.it chiede con urgenza al ministro Tremonti di far partire la tanto famigerata “Banca del Mezzogiorno”, per rilanciare il Sud attraverso il microcredito sociale”.
“L’obiettivo finale – continua Vittorio Carlomagno - è quello di riportare regole etiche nelle banche, all’interno delle istituzioni di governo dell’economia ridando sostegno ai consumatori”.
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