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Chiarito quando il muro di confine diventa costruzione
10/01/2011 - Spesso sorge il problema di stabilire la natura di un′opera. Questa volta la Cassazione, intervenendo sulla natura di un muro di confine, ha fornito la propria interpretazione di “costruzione”.
Il caso nasce dalla solita lite tra vicini. Il proprietario di un fondo rustico composto da tre terrazzamenti sostenuti da muri a secco (c.d. macère) addebitava al vicino di aver realizzato alcune opere in violazione delle norme sulle distanze nelle costruzioni (art. 873 cc).
Il convenuto negava ogni addebito; il muro a secco di confine, a suo dire, non poteva essere qualificato come una “costruzione” per cui le norme in materia di distanze non potevano trovare alcuna applicazione.
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