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Una cabina di regia per salvare il trasporto pubblico locale
Newsletter n.1/2011 di Luca Ceccobao
21/01/2011 - In un momento molto difficile, con un Governo più concentrato a sopravvivere che a governare e a risolvere i problemi del paese, il sistema toscana sta giocando una sfida fondamentale per salvare il trasporto locale su bus e treni, per sostenere una mobilità sostenibile e pubblica e garantire il diritto alla mobilità dei cittadini. In questi giorni si leggono articoli di stampa preoccupati sulla tenuta del servizio e sui livelli occupazionali del settore, messi a dura prova dai pesanti tagli del Governo sui trasporti. Com’è ormai noto, la Regione Toscana ha recuperato dal proprio bilancio 188 milioni, (il 90% di quanto necessario), salvando di fatto il trasporto pubblico locale.
Lo considero un primo risultato per la Toscana merito di tutti i soggetti in campo. Abbiamo tenuto conto delle esigenze del servizio, ma anche delle proposte e della collaborazione con enti locali e forze sociali. Ma la partita non è ancora chiusa, le difficoltà rimangono.
Ho chiesto alle aziende di trasporto di sospendere le dichiarazioni sui presunti esuberi e di dar vita subito alla cabina di regia proposta dalla Regione Toscana per trovare assieme soluzioni che affrontino le difficoltà per il 2011 e procedere spediti sulla riforma del settore per il 2012. Ritengo che prima di parlare di esuberi le aziende debbano mettere in campo tutte le soluzioni di razionalizzazione. Dobbiamo sapere quanto si può recuperare dalla lotta all’evasione biglietti e dalla riduzione delle spese di gestione delle aziende.
Voglio fare chiarezza su un altro punto: non vi è ancora nessuna certezza su nuove risorse recuperate dal Governo. Si è letto di 900 milioni promessi in extremis dopo un accordo Stato-Regioni del 16 dicembre. Ad oggi non abbiamo nessuna certezza di quanto toccherà alla Toscana e comunque, pur facendo valutazioni ottimistiche, rimarrebbe un taglio di 34 milioni di euro. Chi scrive che il Governo è intervenuto per recuperare ai suoi stressi tagli, dice una cosa inesatta. E’ del tutto evidente come questo quadro non possa sgombrare il campo dalle forti preoccupazioni di tutte le parti, a partire dalla Regione, per le conseguenze sul fronte della qualità del servizio di trasporto pubblico in Toscana e sul fronte occupazionale.
E’ necessario procedere spediti verso una riforma che preveda un unico ambito di gara, un’azienda unica con meno costi e più efficienza, la massima integrazione tra bus e treni per evitare inutili sovrapposizioni e trovare tutte le forme possibili di razionalizzazione. So bene che si tratta di una sfida difficile, ma ritengo sia l’unico modo per salvare il settore , tutelare i pendolari ed i cittadini.
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