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Rivista di Urbanistica, Lavori pubblici, Enti locali - 28/06/11 n. 19 - Direttore Responsabile D. Palombella

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In arrivo la riforma della Costituzione
Comunicato stampa

22/07/2011 - La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 9,45 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.

Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge costituzionale, su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro per le riforme per il federalismo, Bossi, che contiene una serie articolata di modifiche dirette a modernizzare la nostra architettura costituzionale. I punti principali della riforma sono i seguenti:

- Riduzione del numero dei parlamentari
La riforma costituzionale prevede il dimezzamento del numero dei deputati e dei senatori, che comporta istituzioni più snelle e riduzione dei costi della politica. Inoltre è previsto in Costituzione che l’indennità parlamentare sia commisurata almeno per una parte significativa all’effettiva partecipazione ai lavori.

- Riforma del bicameralismo e trasformazione in senso federale del Senato
Si riforma il nostro sistema bicamerale paritario e simmetrico trasformando in senso federale il Senato, avviando una forte semplificazione dei procedimenti legislativi e garantendo la piena governabilità del sistema.

L’età per potere essere eletti alla Camera e al Senato viene abbassata per ambedue le Camere.

- Migliore ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni
La riforma punta a fare chiarezza nella ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni in materie molto delicate come l’energia e le infrastrutture strategiche.

- Procedimento legislativo più veloce, più garanzie per Governo e opposizioni
Il procedimento legislativo diviene più semplice e tempestivo; solo per poche e delicate materie (come la revisione costituzionale) si procederà con il sistema bicamerale perfetto, mentre negli altri casi la competenza sarà distinta tra i due rami.

Il Governo avrà il potere di richiedere la conclusione dell’esame di disegni di legge, presso la Camera dei deputati, entro tempi certi.

Spetterà ai Regolamenti parlamentari definire più incisivi poteri del Governo in Parlamento e predisporre adeguate garanzie per le opposizioni parlamentari.

- Più stabilità di Governo, rafforzamento del Premier
La riforma intende garantire una maggiore stabilità di Governo ed un rafforzamento del Premier, che assumerà la denominazione di Primo Ministro. La legge elettorale per la Camera dei deputati, anche attraverso l’indicazione del candidato Primo Ministro, dovrà garantire la formazione di maggioranze solide; in tal modo, l′individuazione del Primo Ministro e della maggioranza che appoggia il Governo sarà facile ed immediata. Infatti, il Primo Ministro sarà nominato dal Presidente della Repubblica sulla base dei risultati delle elezioni.

L’eventuale approvazione della mozione di sfiducia non comporta lo scioglimento necessario della Camera dei deputati. E’ possibile che il Presidente della Repubblica, nel rispetto dei risultati delle elezioni, nomini un nuovo Primo Ministro. E’ comunque previsto che il Primo Ministro possa chiedere al Presidente della Repubblica lo scioglimento delle Camere.

Il Primo Ministro nomina e revoca i Ministri ed i Viceministri. Può richiedere al Presidente della Repubblica lo scioglimento della Camera dei deputati.

- Salde le istituzioni di garanzia
La riforma mantiene "inalterate" le istituzioni di garanzia dell’ordinamento costituzionale.

Il Presidente della Repubblica rimane il supremo garante dell′equilibrio fra i poteri, intervenendo, in particolare, nella fase di scioglimento delle Camere, di promulgazione delle leggi e di emanazione degli atti aventi valore di legge e dei regolamenti. Anzi, il suo ruolo sarà destinato ad accentuarsi a seguito dell’apertura della rappresentanza parlamentare alle istanze degli enti territoriali.

Successivamente, il Sottosegretario Giovanardi ha illustrato la bozza di Piano nazionale di politiche per la famiglia, licenziato dall’Osservatorio sulla famiglia il 23 giugno scorso. La bozza tiene conto delle indicazioni scaturite dall’ampio dibattito sviluppatosi nel corso della Conferenza nazionale della famiglia (Milano, novembre 2010) e del lavoro di impostazione e approfondimento svolto dal Comitato tecnico-scientifico.

Il Piano, che costituisce il quadro conoscitivo, promozionale e orientativo degli interventi relativi all’attuazione dei diritti della famiglia, è stato condiviso dal Consiglio dei Ministri con viva soddisfazione. Ecco i punti salienti del documento:

- cittadinanza sociale della famiglia;

- politiche esplicite sul nucleo familiare;

- equità fiscale nei confronti della famiglia, in tal senso il Piano indica un percorso di progressiva introduzione del c.d. “Fattore Famiglia”;

- sostegno delle relazioni e della solidarietà interna;

- sussidiarietà e sviluppo del capitale umano e sociale.

La proposta oggi illustrata al Consiglio dei Ministri sarà trasmessa alla Conferenza unificata per acquisire l’intesa prima dell’approvazione definitiva.

Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti:

su proposta del Ministro degli affari esteri, Franco Frattini:

- due disegni di legge per la ratifica e l’esecuzione dei seguenti Atti internazionali:

1. Protocollo di modifica dell’Accordo sui trasporti aerei fra gli Stati Uniti d’America e l’Unione europea;

2. Emendamenti alla Convenzione sulla protezione fisica dei materiali nucleari;

- uno schema di regolamento che dà attuazione alla legge n. 13 del 2011, con la quale si è riformato l’ ”Ordine della Stella della Solidarietà Italiana”, ora denominato “Ordine della Stella d’Italia”; il conferimento è riservato a cittadini italiani e stranieri che, all’estero, abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia fra l’Italia ed il Paese in cui operano.

su proposta del Presidente del Consiglio e dei Ministri per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, dell’interno, Roberto Maroni, e della giustizia, Angelino Alfano:

- uno schema di regolamento che semplifica le procedure per il cambiamento del nome o del cognome, con significativi elementi di snellimento e innovazione della procedura. Il provvedimento devolve l’intera materia alle Prefetture, attribuendo al Prefetto anche le competenze attualmente esercitate dal Ministero, rendendo notevolmente più celeri i procedimenti in esame, con evidenti vantaggi per i cittadini, che possono beneficiare di un interlocutore unico e di un rapporto diretto. Sul provvedimento verranno acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari;

su proposta dei Ministri per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, per la semplificazione normativa, Roberto Calderoli, e dello sviluppo economico, Paolo Romani:

- un regolamento per la semplificazione di procedimenti in materia di prevenzione incendi che gravano sulle imprese. Si tratta del primo testo, emanato sulla base di quanto previsto dal decreto- legge n.78 del 2010, teso a dare un contributo al rilancio del sistema produttivo attraverso la riduzione, laddove possibile, degli oneri amministrativi mantenendo inalterati i livelli di garanzia e di sicurezza. Sul testo sono stati acquisiti i pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari;

su proposta del Presidente del Consiglio e dei Ministri dello sviluppo economico, Paolo Romani, e dell’ambiente e tutela del territorio e del mare, Stefania Prestigiacomo:

- uno schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2009/17/EURATOM, che stabilisce un quadro giuridicamente vincolante per gli Stati membri, al fine di garantire l’applicazione di norme comuni sulla sicurezza nucleare, adeguandole agli standard fondamentali indicati dall’Agenzia internazionale per la sicurezza atomica. Il decreto individua i requisiti minimi di sicurezza, al fine di proteggere i lavoratori e la popolazione da pericoli derivanti dalle radiazioni ionizzanti degli impianti nucleari in via di dismissione, dalle strutture di stoccaggio di rifiuti radioattivi o da reattori di ricerca. Sul decreto saranno acquisiti i pareri della Conferenza Stato – Regioni e delle Commissioni parlamentari;

su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della giustizia, Angelino Alfano:

- due schemi di decreti legislativi che disciplinano le sanzioni per la violazione dei Regolamenti europei n. 689 e n. 1272 del 2008. Il primo, relativo all’esportazione ed importazione di sostanze chimiche pericolose, è diretto a promuovere una maggiore responsabilità nel commercio internazionale di tali sostanze, nonché a tutelare le esigenze informative dei consumatori. Il secondo, che disciplina i nuovi criteri di classificazioni ed etichettatura di sostanze e miscele, è diretto al superamento delle problematiche emerse nella corretta classificazione di tali prodotti, stabilendo maggiori condizioni di prevenzione e tutela della salute pubblica. Sui testi saranno acquisiti i pareri prescritti;

su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta:

- un decreto legislativo che interviene in materia di conferimento di incarichi dirigenziali da parte delle Regioni e degli Enti locali e di non applicabilità di alcune disposizioni relative alla valutazione della performance del personale in ente con un numero di dipendenti inferiore a quindici. Il provvedimento offre, inoltre, una corretta e definitiva interpretazione delle regole sulla partecipazione sindacale e sulle competenze della contrattazione collettiva integrativa, al fine di sanare eventuali discrasie organizzative. Il testo ha ricevuto il parere della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari.

Saranno esaminati nella prossima riunione due schemi di regolamenti predisposti dal Ministri Romano, rispettivamente in materia di riorganizzazione dei Dipartimenti del suo Dicastero e degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro.

Su proposta del Ministro dell’interno, Roberto Maroni, il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato tre schemi di decreti presidenziali riguardanti l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Gli interventi normativi (relativi della dotazione organica, alla contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale, alla disciplina dei flussi informativi e delle comunicazioni telematiche) chiudono la fase transitoria e consentono all’Agenzia di coadiuvare appieno l’Autorità giudiziaria dal sequestro dei beni fino alla confisca definitiva.

Il Consiglio ha inoltre approvato in via preliminare il disegno di legge comunitaria per il 2011, su proposta del Presidente Berlusconi. Il provvedimento verrà trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni.

Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza al fine di accelerare le procedure necessarie all’individuazione di un sito per lo smaltimento dei rifiuti dell’area romana, in vista della chiusura programmata della discarica di Malagrotta. E’ stato inoltre prorogato lo stato d’emergenza per consentire il completamento degli interventi di messa in sicurezza e smaltimento dei rifiuti industriali nello stabilimento Ecolibarna, in Serravalle Scrivia (AL).

Il Consiglio ha condiviso il parere negativo espresso in conferenza di servizi in merito al progetto di costruzione di una nuova seggiovia in località Gembré nel Comune di Livigno (Sondrio). L’impianto, pertanto, non verrà realizzato.

Il Consiglio ha inoltre deliberato:

su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri:
- nomina a Consigliere di Stato del dottor Giuseppe CASTIGLIA e del dottor Claudio BOCCIA, Vicesegretari generali del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati;

su proposta del Ministro della gioventù, Giorgia Meloni:
- conferma del dott. Paolo Giuseppe DI CARO a Direttore generale dell’Agenzia nazionale per i giovani;

su proposta del Ministri della difesa, Ignazio La Russa:
- promozione del maggiore generale Angelo AMBROSINO a tenente generale del Corpo degli ingegneri dell’Esercito.

Il Consiglio ha altresì esaminato talune leggi regionali ai sensi dell’art. 127 della Costituzione.

La riunione ha avuto termine alle ore 12,30.
 
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